Torino   04-05-2024
Reability

Aggiornamento dal Care Villa

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Il mese di agosto 2009 ha visto la missione operativa di due volontarie dell’associazione Reability, Lorenza Bernardi e Paola Calleri,  all’interno del campo profughi Mae La, al confine thai-birmano.
Il campo profughi ospita 55 mila sfollati che attraverso la giungla sono riusciti a fuggire al governo dittatoriale di Rangoon e a mettersi in salvo in terreno thailandese.
2.jpgIn questa fuga estrema e disperata aumentano anche il rischio di inciampare o di calpestare, senza ovviamente accorgersene, mine antiuomo sepolte nei percorsi di fuga dall’esercito stesso.
Lo scoppio di tali ordigni da guerra in alcuni casi comporta la morte immediata della persona o delle persone coinvolte, mentre in altri casi le persone riportano ferite gravi quali menomazioni di arti e addirittura la perdita della vista.

 
Gli  uomini che riescono a sopravvivere a tali scoppi e riescono ad oltrepassare il confine thailandese - dopo il ricovero nell’ospedale del campo - vengono ospitati all’interno del Care Villa per un periodo più o meno lungo a seconda della presenza o meno dei famigliari all’interno del campo profughi stesso.
In alcuni casi il Care Villa diventa la casa permanente di queste persone.
Dal 2005 l’Associazione Reability supporta il Centro Care Villa sia attraverso la ristrutturazione e ampliamento dei locali, sia attraverso dei laboratori.

 
3.jpgAnche quest’estate si è lavorato a fianco delle persone portatrici di handicap proponendo e attuando laboratori manuali di arti decorative (esempio pittura su tela attraverso la tecnica Batik e la pittura su seta, con la tecnica Serti). I prodotti realizzati attraverso il lavoro di questi laboratori sono stati riportati in Italia e con i soldi ricavati dalla loro vendita - attraverso mostre e negozi specializzati nel genere – ritornano al Care Villa per pagare le spese del centro e le necessità.
Ad oggi tale struttura ha una metratura utilizzabile per le attività quotidiane degli ospiti raddoppiata rispetto al periodo antecedente la ristrutturazione; inoltre sono stati rifatti i servizi igienici, la cucina e l’impianto di depurazione dell’acqua utilizzata per bere e per cucinare il cibo.
4.jpgNell’ultimo hanno si è anche costruito un piccolo negozietto in cui si vendono all’interno del campo materie prima per la sussistenza e l’igiene personale: fuori dal Care Villa sventoleranno grappoli di pomodori, di verdure, di biscotti e di confezioni di sapone e di shampoo che permetteranno in futuro anche un discorso di sussistenza e di autonomia della struttura stessa.